Il nuovo decreto legge prevede che diversi progetti siano de-finanziati in tutto o in parte, soprattutto beni confiscati, piani urbani integrati e aree interne. Riprogrammate anche le risorse e nominati i Commissari per l’attuazione delle misure. È stato approvato dal Consiglio dei Ministri del 26 febbraio 2024 e pubblicato in Gazzetta ufficiale il 2 marzo 2024 il dl n. 19/2024 recante alcune disposizioni urgenti per l’attuazione del Pnrr. Il dl è in vigore dal 2 marzo 2024 ed è stato incardinato in V Commissione Bilancio della Camera dei deputati per la conversione in legge. Ecco alcune misure di interesse per il Terzo settore e il non profit in generale. A seguito del negoziato con la Commissione europea sulle modifiche al Pnrr, conclusosi con l’approvazione della decisione dell’8 dicembre 2023 da parte del Consiglio Ecofin, la dotazione finanziaria complessiva del Piano è passata da 191,49 miliardi di euro a 194,42 miliardi di euro. L’incremento di circa 2,9 miliardi di euro è dovuto, in sostanza, ai contributi aggiuntivi a fondo perduto  assegnati all’Italia per l’iniziativa RepowerEU (che diventa parte integrante del Pnrr come Missione 7) e all’adeguamento della dotazione finanziaria del Pnrr alla rivalutazione del prodotto interno lordo. Per quanto di interesse, il dl n. 19/2024 interviene in generale incrementando il Fondo di rotazione per l’attuazione del Pnrr e di autorizzazione di spesa per la realizzazione degli interventi non più finanziati con le risorse Pnrr (art. 1), tra questi in particolare: a) 450 milioni di euro per l’anno 2024, 520 milioni di euro per l’anno 2025, 470 milioni di euro per l’anno 2026, 153,8 milioni di euro per l’anno 2027, all’intervento “Piani urbani integrati – progetti generali”; b) 45 milioni di euro per l’anno 2024, 95 milioni di euro per l’anno 2025, 125 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, 75 milioni di euro per l’anno 2028 e 35 milioni di euro per l’anno 2029 all’intervento “Aree Interne – Potenziamento servizi e infrastrutture sociali di comunità”; c) 60 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2027, 40 milioni di euro per l’anno 2028 e 20 milioni di euro per l’anno 2029 all’intervento “Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie;

Il testo interviene anche:

  1. riguardo il monitoraggio degli interventi e l’attivazione di poteri sostitutivi in caso di ritardi e inerzie da parte dei soggetti attuatori, disciplinando anche azioni di recupero in caso di omesso o incompleto conseguimento degli obiettivi finali (art. 2); b) in tema di governance, con l’ampliamento della composizione della struttura di Missione per il Pnrr (art. 4); c) con la nomina di diversi Commissari straordinari, tra cui quello per il recupero dei beni confiscati alla mafia (art. 6) e quello per il contrasto al caporalato (art. 7); d) con misure per il Cnel: aumento della dotazione organica, inserimento del presidente del Cnel tra i componenti della Cabina di regia Pnrr e attribuzione di nuove funzioni (art. 10); e) con la semplificazione delle procedure finanziarie per l’utilizzazione delle risorse Pnrr(art. 11 ss.); f) la previsione per cui per gli interventi non più finanziati dal Pnrr restano confermante le assegnazioni per l’incremento dei prezzi dei materiali purché gli interventi siano integralmente finanziati a valere su risorse a carico delle amministrazioni e siano aggiornarti i cronoprogrammi (art. 12, comma 5) e le amministrazioni titolari di interventi non più finanziati dal Pnrr provvedono al recupero delle somme eventualmente già erogate a favore dei medesimi interventi e a versarle, tempestivamente, negli appositi conti di tesoreria; g) introducendo disposizioni in materia di sport relative alla riprogrammazione delle risorse per la realizzazione di impianti sportivi e di snellimento delle procedure di appalto (art. 19); h) introducendo disposizioni in materia di Piani urbani integrati e rigenerazione urbana. Novità anche in merito alla realizzazione degli interventi di recupero, rifunzionalizzazione e valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata (art.6). Previste anche  alcune modifiche alle previsioni Pnrr in materia di Piani urbani integrati per adeguarle alla recente revisione del Piano approvata a livello europeo.

 

Fonte: Cantiere Terzo Settore

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