È tempo di programmazione per il Servizio civile universale (Scu). È stato, infatti, approvato e pub-blicato il nuovo Piano triennale 2023-2025 previsto dal decreto di “Istituzione e disciplina del servizio civile universale” per guidare le azioni dello Scu.

Il Piano ha incassato prima il parere favorevole dalla Consulta nazionale per il servizio civile univer-sale nella seduta del 19 dicembre 2022, successivamente è stato approvato con un decreto mini-steriale il 20 gennaio 2023.
Per il 2023, la programmazione avrà ancora un carattere sperimentale e funzionale, tra l’altro, alla definizione degli accordi per l’attuazione delle funzioni che la norma assegna alle Regioni. L’attuale fase sperimentale si concluderà con il dovuto aggiornamento del Piano a fine 2023.

Il documento è frutto di un processo partecipato con i diversi stakeholder del sistema, grazie anche al costante coinvolgimento del Consulta nazionale per il servizio civile in un apposito gruppo di lavo-ro. Per redigerlo sono stati organizzati incontri con i rappresentanti di alcune Amministrazioni centra-li competenti per i settori previsti dal Servizio civile universale: Assistenza; Protezione civile; Patri-monio ambientale e riqualificazione urbana, patrimonio storico, artistico e culturale; Educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale, e dello sport; Agricoltura in zona di montagna, agricoltura sociale e biodiversità; Promozione della pace tra i popo-li, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.

Il Piano triennale è composto da quattro sezioni:
• “Contesto generale” su cui opera il servizio civile universale ponendo particolare attenzione ad alcuni aspetti quali l’adesione dei giovani e degli enti al servizio civile universale, il quadro nor-mativo di riferimento, gli attori del sistema, le partnership e le risorse finanziarie;
• “Quadro strategico” di riferimento degli indirizzi generali, che vanno dagli sviluppi legati alle spe-rimentazioni in atto, alle priorità, come sostenibilità e digitalizzazione, anche nell’ambito del Pnrr, fino ad arrivare alle risposte del sistema agli stati emergenziali;
• “La programmazione” in cui si definiscono i criteri per il finanziamento dei programmi d’intervento, si indicano gli obiettivi della programmazione (12 obiettivi, tra i 17 indicati dall’Agenda 2030), si definiscono gli indirizzi generali, si individuano gli ambiti di azione per i quali gli enti possono presentare i loro programmi di intervento e si stabiliscono gli standard qualitativi;
• “Aggiornamento del Piano”.

Fonte: Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale

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