CSVnet Lombardia, in collaborazione con il CAF Acli di Milano, ha elaborato un’utile guida per aiutare gli ETS a orientarsi tra gli adempimenti burocratici e fiscali del 2025, semplificando il loro lavoro e garantendo il rispetto delle scadenze. La guida e lo scadenziario possono essere scaricati dal sito. Riportiamo alcune delle scadenze e dei documenti più importanti.
Gli enti con collaboratori occasionali, professionisti e lavoratori devono preparare:
- Versamento dele ritenute il pagamento va fatto entro il 16 di ogni mese, tranne ad agosto che slitta al 20.
- Certificazioni Uniche (CU): entro il 17 marzo occorre inviare le CU al fisco e consegnarle a dipendenti e collaboratori. Fanno eccezione le CU con redditi esenti o dati non necessari per la precompilata, che vanno inviate entro il 31 ottobre.
- IRAP: il saldo del primo acconto IRAP dell’anno precedente va pagato entro il 30 giugno, mentre il secondo o unico acconto entro il 1° dicembre. La dichiarazione IRAP, se dovuta, va inviata entro il 30 settembre.
- Modello 770: entro il 31 ottobre va presentato il modello 770, che riepiloga le ritenute operate e i relativi versamenti.
- IRES: l’imposta sul reddito delle società va pagata entro il 1° dicembre.
Inoltre, gli ETS devono registrare tutte le entrate e le uscite di denaro in un apposito registro. Il bilancio di esercizio deve comprendere lo Stato patrimoniale, il rendiconto finanziario gestionale e la Relazione di missione. I documenti devono seguire le regole stabilite dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Gli ETS più piccoli (con meno di 300.000 euro di entrate) possono usare un rendiconto semplificato, chiamato “rendiconto per cassa”. Per gli ETS con entrate inferiori a 60.000€ è stata introdotta la possibilità di presentare un rendiconto per cassa ancora più semplificato, con entrate e uscite aggregate. Il consiglio direttivo dell’ente deve preparare questi documenti entro il 30 aprile, se l’anno associativo corrisponde all’anno solare, oppure entro 4 mesi dalla fine dell’anno associativo
Infine, se l’ente riceve 10.000 euro o più da enti pubblici, deve pubblicare online l’elenco dei contribuiti ricevuti entro il 30 giugno di ogni anno. Il documento deve contenere, oltre al nome e codice fiscale dell’ente che ha ricevuto i soldi e il nome dell’ente pubblico che ha dato i soldi, anche l’importo, la data e la motivazione dei contributi.
Fonte: Cantiere Terzo Settore