Cosa accadrà al mondo del lavoro nei prossimi anni? Gli effetti di automazione e digitalizzazione sul lavoro sono da anni in forte crescita e un elemento è inconfutabile: il mondo del lavoro cambia radicalmente e rapidamente. I primi risultati di questa rivoluzione tecnologica sono già visibili: le innovazioni tecnologiche stanno spostando le frontiere del lavoro da quello umano al lavoro fatto da macchine e algoritmi.
Secondo il World Economic Forum, viene stimato che entro il 2025, a fronte dell’esponenziale interrelazione uomo-macchina, si perderanno 85 milioni di posti di lavoro, a fronte però della creazione di ben 97 milioni di nuovi posti, capaci di adattarsi alla nuova divisione del lavoro fra esseri umani, macchine e software. Sarà necessario sapere utilizzare le tecnologie digitali.
Chi è in cerca di lavoro ha tutto il diritto di poter scegliere un settore lavorativo che possa valorizzare le proprie qualità e le proprie propensioni personali, ma le difficoltà contestuali oggi consigliano di orientarsi in maniera accurata, tenendo conto degli ambiti che oggi e negli anni a venire potrebbero dare maggiori prospettive di lavoro.
Quali le prospettive per diplomati e laureati?
Negli ultimi mesi dell’anno, superata l’attuale pandemia, ci si aspetta, purtroppo, una consistente perdita di posti di lavoro. Ciò nonostante, un certo numero di imprese avrà bisogno di effettuare delle assunzioni. Si prevede che i diplomi più richiesti saranno quelli ad indirizzo amministrativo, finanziario e marketing, seguiti dall’indirizzo meccanico e meccatronico, dal settore turistico ed enogastronomico, dall’elettronica ed elettrotecnica e dall’informatica e telecomunicazioni.
Difficili da reperire i disegnatori industriali e, ancora di più, i tecnici elettronici e gli elettrotecnici.
Per quanto riguarda i laureati, la richiesta da parte delle imprese interesserà principalmente l’indirizzo sanitario e paramedico e, a seguire, economico, ingegneria, insegnamento, formazione. Anche in questo caso le difficoltà di reperimento dei laureati riguarderanno gli specialisti nei rapporti con il mercato, gli ingegneri energetici e meccanici e gli analisti e progettisti di software.
DA QUI ALLA FINE DEL 2022 SERVIRANNO 200.000 PROFILI TECNICI
• Nei prossimi due anni ci sarà la necessità di assumere 200.000 profili tecnici, ma se ne troveranno sul mercato solo 1 su 3. Così emerge dall’ultima ricerca BVA Doxa realizzata per conto di Quadrifor dal titolo “Innovazione, digitalizzazione e competenze delle Pmi del terziario” con l’obiettivo di raccogliere la voce dei quadri, manager apicali, spesso polifunzionali, che incidono nella definizione della strategia d’impresa.
• Il tessuto produttivo italiano risulta composto quasi esclusivamente da piccole e medie imprese e quelle fino a 250 dipendenti sono il 99% del totale, e di queste il 95% sono imprese micro, con meno di 10 addetti. Inoltre, dalla ricerca emerge che il 68% del sistema economico italiano proviene proprio dalle piccole e medie imprese.
• Le competenze più richieste sono analisi dei dati (55,7%), digital marketing (39,8%), social media management (37,7%) e cybersecurity (36%).
• In merito alle abilità meno centrate sulla tecnologia, sono ritenute prioritarie: competenze di analisi e valutazione degli scenari; gestione del lavoro in team; rafforzamento di tutti quegli elementi di pensiero manageriale che assolvono a un ruolo più significativo nella predisposizione al cambiamento e all’innovazione.
Il mercato del lavoro in sicilia
A seguire, in estrema sintesi, le linee di tendenza del mercato del lavoro giovanile nel territorio siciliano al fine di orientare le scelte inerenti i percorsi di studio, tenendo conto dei settori che oggi hanno maggiori possibilità di incrementare il livello di occupazione.
L’Osservatorio Europeo Posti di Lavoro Vacanti (EVM) ha stilato la classifica dei cinque settori che prevedono un incremento di posti di lavoro:
1. Servizi alle persone e ambito sanitario;
2. Applicazione Software e analisi del web;
3. Segreteria amministrativa e specializzata;
4. Supervisione di produzione, costruzione;
5. Educazione scolastica.
In più vediamo collocarsi nuove professioni quali: trans-media web editor e designer virtuale.
Vediamo ora di analizzare i cinque settori maggiormente richiesti in ambito lavorativo.
1. L’Istituto di Statistica americano, ha condotto una ricerca focalizzando l’attenzione principalmente sui giovani qualificati e sembra che l’offerta maggiore possa venire dai servizi alla persona, riferiti, in particolare, all’l’assistenza agli anziani e alle persone con disabilità. In ambito sanitario: medici e infermieri, mentre, le figure più richieste e che non hanno bisogno di una qualifica universitaria sono: addetti all’ecografia, assistenti sanitari a domicilio (anche badanti), che si occupano della cura quotidiana delle persone anziane o di coloro che soffrono di malattie croniche. E, inoltre, assistenti di fisioterapia, terapisti del massaggio, tecnici cardiovascolari, tecnici radiologi e tecnici veterinari.
2. In informatica, sempre più ricercato è il collaudatore del software. Le aziende non sono più interessate ad una visita al sito, chiedono traffico di qualità; dall’analista quindi vogliono comprendere se si sta ottenendo il massimo risultato.
3. L’addetto alla segreteria continua a tirare. Deve possedere capacità organizzative per preparare, seguire e documentare incontri di lavoro e viaggi d’affari. Deve poi conoscere il linguaggio specifico per stendere verbali e fare resoconti di riunioni e conferenze e i concetti basilari dell’informatica e sapere utilizzare il foglio elettronico per gestire calcoli matematici e statistici e per generare grafici. La figura ha anche il compito fondamentale di accogliere i clienti, sia al telefono, che di persona. Deve anche svolgere alcune semplici operazioni amministrative e contabili (emissione di fatture e attività di cassa) ed essere in grado di comunicare con il cliente, fornendo informazioni corrette e puntuali.
4. C’è poi il responsabile di produzione, che è in grado di sviluppare funzioni di supervisione, organizzazione della produzione e verifica dell’avanzamento delle attività legate agli eventi. Egli monitora il raggiungimento degli obiettivi e i tempi dell’esposizione della merce e gestisce l’ufficio acquisti.
5. In ambito educativo, tiene bene il mercato la figura dell’educatore-pedagogista, il professionista che esercita la propria attività mediante la formulazione e la realizzazione di progetti educativi, volti a promuovere lo sviluppo equilibrato della personalità, il recupero e l’integrazione sociale di persone di diversa età. Esercita, altresì, funzioni di progettazione, organizzazione e gestione nell’ambito dei servizi socio-sanitari e socio-educativi e deve essere in grado di gestire attività di orientamento scolastico e professionale.
Per quanto riguarda lo sviluppo delle nuove professioni, emerge il transmedia web editor (TWE), la persona che si occupa, all’interno di una società o di un progetto business oriented, di implementare i contenuti delle singole pagine web, creando contenuti transmediali.
Si prevede ampio spazio anche per il Virtual Designer, un designer specializzato nella progettazione di set virtuali per il cinema e la tv. Necessaria una laurea in architettura.
Prendiamo atto con piacere, infine, che secondo le stime dell’ultimo rapporto Excelsior- Unioncamere, l’occupazione giovanile dovrebbe subire un incremento, grazie ai nuovi incentivi del governo.