Quando si è studenti, specialmente se fuori sede, tenuto conto anche del fatto che le borse di
studio sono sempre di meno e meno consistenti, per pagarsi gli studi senza dover pesare troppo
sul bilancio familiare (le spese sono infatti tante e non sempre da casa si può essere mantenuti al
cento per cento) e/o per potersi permettere in estate almeno qualche giorno di meritato riposo con
gli amici, spesso si rende necessario cercare un lavoretto. Chiaramente, deve trattarsi di qualcosa
che non toglie troppo tempo allo studio e quindi si tratta di ricorrere ad un lavoro part time.
Non sarà il lavoro che sogniamo, ma ci farà sentire persone responsabili, ci temprerà il carattere e
ci aiuterà a colmare la distanza con il mondo del lavoro, in tanti casi risultando propedeutico al nostro
futuro inserimento lavorativo. In ogni caso, si rivelerà utile per arricchire il nostro curriculum, dal momento
che, agli occhi di un datore di lavoro attento, ci presenterà, con i fatti, non a parole, come persone
determinate e che non disprezzano la fatica.
Oltretutto, sappiamo che, anche completato il percorso di studi, tra acquisizione di competenze
tirocini, corsi si formazione o di specializzazione un lavoro debitamente retribuito non arriverà
prima di cinque-dieci anni. Come mantenersi nel frattempo?
Come vedremo, le possibilità lavorative sono davvero molte. Il problema è quello di capire come
scegliere il lavoretto giusto. La scelta dipenderà da molteplici fattori: certamente dalla paga oraria
più o meno alta e sicura, ma certamente anche dalla valutazione di quale risulta più adatto alle
proprie esigenze e attitudini, dal tempo che possiamo mettere a disposizione, dalla fascia oraria in
cui siamo disponibili (se giornaliera o nel fine settimana, ovvero mattutina o serale) In qualche
caso, dalle conoscenze tecniche di base che si possiedono, dalla voglia di lavorare in proprio,
oppure come dipendenti e da quale ci sembra possa risultare più coerente con il nostro progetto
professionale di vita, per realizzare il quale stiamo studiando.
Passiamo in rassegna le diverse possibilità di lavoro.

SE SI DECIDE DI LAVORARE METTENDOSI IN PROPRIO.
DARE RIPETIZIONI, aiutando bambini, ragazzi o giovani a meglio comprendere, a saper ripetere
quello che è stato insegnato loro e a fare i compiti. Si tratta di un impegno ben remunerato e
collocabile in orari abbastanza comodi. Ed è quello che fa per noi se amiamo stare con la gioventù
e se pensiamo in futuro di dedicarci all’insegnamento. Promuoviamoci sui social, affiggiamo delle
locandine o distribuiamole all’uscita dalle scuole, precisando le nostre competenze, per quale
ordine di studi e quali materie ci si propone, se si può scegliere tra lezioni in presenza e da remoto
e aspettiamo che le famiglie ci chiamino.

FARE IL BABY SITTER a domicilio (quello proprio o al domicilio della famiglia che ci chiama). È un
lavoro che, chi ama i bambini e possiede molta pazienza fa volentieri, è molto richiesto, impegna
solo per alcune ore al giorno e con una retribuzione discreta, anche se dall’ammontare non
prevedibile.

FARE IL DOG SITTER, se amiamo gli animali da compagnia, prendendoci cura di cani e gatti.
Sono infatti molti gli annunci di proprietari soprattutto di cani che cercano aiuto per badare di tanto
in tanto ai propri animali. Questo lavoro è assolutamente conciliabile con i propri studi. Senza dire
che nella bella stagione, passeggiare o andare alla villa con gli amici a quattro zampe può anche
essere una cosa piacevole.

EDUCARE ALL’UTILIZZO DEL COMPUTER. Se si possiedono buone competenze in informatica,
a cominciare dall’uso del computer, ci si può mettere a disposizione, offendo brevi corsi di
informatica di base, configurare i PC, installare i programmi ed i software spiegando come
adoperarli, configurare un buon antivirus, ottimizzare al massimo le prestazioni del PC per chi non
se ne intende, eliminare periodicamente file inutilizzati e liberare spazio sulla memoria, insegnare a
navigare su internet e su come gestire la posta elettronica.
Questa consulenza è assai ricercata, specialmente dagli anziani, che comprendono sempre più
l’importanza dell’utilizzo delle “nuove” tecnologie per non sfigurare, tenersi aggiornati, impiegare
piacevolmente il tempo e, ancora di più, per rimanere in contatto con i propri cari, spesso distanti
per i più disparati motivi. Se si è capaci, ci si potrebbe occupare di tanto altro, come il recupero dei
dati perduti, le riparazioni tecniche che spesso si rendono necessarie, ecc.
È possibile contattare dei rivenditori, ai quali l’acquirente talvolta chiede informazioni, perché vi
segnali a coloro che cercano qualcuno a cui rivolgersi per ricevere delle lezioni basilari.

GESTIRE MICROASILI PRESSO LA PROPRIA ABITAZIONE, servizio sempre più diffuso.
Non tutte le mamme dispongono di genitori presenti sul posto o in grado di occuparsi dei nipotini.
Dovendo tornare al lavoro, una volta finito il periodo dell’assenza per maternità, nasce la necessità
di lasciare il bambino a qualcuno che abiti possibilmente nelle vicinanze e risulti affidabile e
affettuoso. Specialmente se si è una mamma che nelle mattinate deve badare al proprio figlioletto
e si dispone di una stanza adatta, può tornare comodo accogliere altri bambini e condurre un
nido famiglia che può risultare redditizio. È possibile occuparsi di non più di 4-5 creature con un’età
che va dai tre mesi a i tre anni. Consigliato chiedere se il proprio comune prevede qualcosa in
merito (ce ne sono che addirittura li finanziano), recandosi all’assessorato alle politiche scolastiche
e a quello dei servizi sociali.

SE INVECE SI DECIDE DI ANDARE ALLE DIPENDENZE DI TERZI
LE FAMOSE 150 ORE. Se si sta frequentando l’università, è possibile fare domanda per prestare
dei servizi part time collaborando con l’ateneo e ottenendo un corrispettivo. Si potrà trattare di
accoglienza degli studenti, fornendo loro informazioni, un qualche orientamento, ovvero di rendersi
disponibili in segreteria, nelle sale studio o in biblioteca, oppure ancora nella organizzazione o
gestione di eventi, ecc. In ogni università le cose funzionano in modo diverso, ma basta informarsi.
Per chi frequenta, questo tipo di lavoro presenta un grande vantaggio, quello di giocare in casa,
come si dice.

FATTORINO. Grazie alle liberalizzazioni, ci sono oggi tante piccole agenzie di recapito che
distribuiscono con celerità, localmente, piccoli pacchi, posta e documenti, utilizzando la bici o lo
scooter. Si ha a che fare con il freddo e la pioggia d’inverno e il caldo d’estate e non si guadagna
molto, ma c’è il vantaggio della elasticità nella scelta delle fasce orarie nelle quali ci si mette a

disposizione, pur essendo necessario assicurare il rispetto giornaliero delle fasce d’orario per le
quali ci si rende disponibili.

VOLANTINAGGIO. Un lavoro facile da svolgere, compatibile con lo studio e che risulta più
gettonato dai ragazzi delle scuole superiori. Richiede tanta fatica e i guadagni sono modesti e non
ci si può certo mantenere, ma si possono comprare i libri e permettersi qualche altra spesa.

HOSTESS. Esistono agenzie che forniscono hostess per congressi, convegni e fiere. Occorrono
intraprendenza, serenità, sorrisi e bella presenza. Qualora si conosca una o più lingue straniere, si
risulta preferibili rispetto ad altre persone, per meeting internazionali.

LAVORARE NELLA RISTORAZIONE può risultare ideale specialmente nel periodo estivo e in
termini di disponibilità oraria. Si lavora a chiamata o in ore serali o nel weekend ad apparecchiare,
servire ai tavoli e sparecchiare. Il compenso può essere fisso o in base alle ore fatte e ad esso
vanno aggiunte le mance che, certo, non dispiaceranno, anche per compensare il ritmo di lavoro
che richiede sveltezza, attenzione, gentilezza e spesso molta pazienza. La capacità di lavorare in
team può rendere la fatica meno pesante.

LAVORARE COME “TIROCINANTE” IN UN AMBITO LEGATO AGLI STUDI CHE SI STANNO
COMPIENDO. Così facendo, oltre a lavorare si fanno esperienze che risultano propedeutiche al
mestiere o alla professione che ci si propone di esercitare. Si confronta la teoria che si sta
studiando con la pratica, si acquistano esperienze e competenze anche diverse tra loro che
potranno fare la differenza tra il vostro curriculum e quello di altri candidati che potranno mettere
sul tavolo la medesima laurea, ma non il saper fare maturato nel tempo. Necessaria tanta voglia di
imparare.

LAVORI TIPICAMENTE ESTIVI. Sono quelli, per esempio, che si possono prestare in strutture
recettive o in spiaggia: tuttofare, addetto alle pulizie o al bar, animatore, bagnino, cameriere, ecc.,
O cosa ancora migliore, candidandosi per tempo, sarebbe il fare servizi del genere ed esercitare
soprattutto il ruolo di animatore (e con gli anni, capo animatore) presso colonie, parchi divertimento
e simili, a livello locale o internazionale, esercitandosi nella lingua straniera conosciuta studiando.

SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE. Ne parliamo alla fine, ma può anche risultare la cosa più
interessante. Si tratta di una bella opportunità che consente di prestare una arricchente esperienza
di volontariato della durata di un anno, permette di acquisire utili competenze spendibili nella vita e
per l’inserimento nel mondo del lavoro, è riscattabile ai fini pensionistici, matura un punteggio
valido nei concorsi pubblici e prevede una indennità mensile. L’età richiesta per potere presentare
domanda deve essere compresa tra i 18 e i 29 anni non ancora compiuti. Si accede come ad un
pubblico concorso, a seguito di bandi che vengono emanati una volta l’anno, nei quali c’è spazio,
ordinariamente, per il 50/60% dei candidati.

(Don Enzo Giammello)

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