Lo sai che in Italia, ogni 10 persone che trovano lavoro,
3 ci riescono grazie al curriculum? Ecco allora …

COME PRESENTARSI NEL MONDO DEL LAVORO

MEDIANTE UN BUON CURRICULUM

Il Curriculum Vitae è lo strumento fondamentale per far circolare la propria candidatura ed entrare
a far parte del mondo del lavoro.
Da diversi anni è in vigore il Curriculum Vitae formato Europeo, la cui versione più aggiornata è
l’Europass, reperibile facilmente su Internet, dove si trova anche uno schema da seguire e una
serie di suggerimenti per la sua compilazione.
Inizia con i dati personali (nome e cognome, data e luogo di nascita, indirizzo, numero di telefono
ed e-mail (non usando mai un indirizzo di posta elettronica con il soprannome o un vezzeggiativo,
ad esempio “farfallina capricciosa”) seguiti dalle sezioni relative alle esperienze professionali (nelle
quali indicare il ruolo ricoperto, ma soprattutto i risultati ottenuti, cosa che non fa quasi nessuno),
all’istruzione e alla formazione acquisita.
Le altre competenze, come la conoscenza delle lingue straniere e le varie capacità e competenze,
nel settore informatico anzitutto, vanno segnalate alla fine, senza dimenticare le esperienze di
volontariato.

Consigliabile inserire una propria foto che risulti professionale, recente, con sfondo neutro (nulla
deve risaltare più del volto), nitida, ben illuminata, formato mezzobusto (che comprenda solo il
volto e le spalle) e con una espressione naturale e spontanea.
Lo scopo fondamentale del curriculum non è quello di ottenere immediatamente il posto di lavoro,
ma di convincere l’azienda a chiamarti per un colloquio di lavoro. Perciò deve essere perfetto
perché l’azienda deve chiamare proprio te, tra tutti gli altri candidati che si sono presentati.
Attraverso il Curriculum si fornisce al selezionatore una immagine di se stessi: è il proprio biglietto
da visita e deve perciò risultare piacevole, chiaro, sintetico, ma completo in tutte le sue parti, a
cominciare dai dati personali, personalizzato (per tale motivo va indirizzato ad un ben preciso
datore di lavoro o responsabile del personale) e finalizzato a far colpo e incuriosire chi lo legge, per
spingerlo a chiamarti a colloquio o, almeno, a conservarlo per poterlo tirare fuori al bisogno
(mentre il 97% dei curricula finisce nel cestino, per cui va inviato solo se si suppone di costituire
una risorsa per una data azienda grazie alle competenze possedute e alle motivazioni personali).

La cosa fondamentale è catturare l’attenzione del selezionatore, utilizzando linguaggi e stili adatti
al destinatario, scrivendo notizie pertinenti ai fini dell’obiettivo da perseguire ed evidenziando le
corrispondenze tra il posto offerto o che si vuole ricoprire e le competenze del candidato

È importante ricordarsi di:

  •  indicare le esperienze lavorative svolte, cominciando dall’ultima in ordine di tempo (lo
    stesso va fatto per gli studi e la formazione), senza tralasciare quelle vissute anche senza
    un regolare contratto di lavoro;
  •  segnalare l’eventuale appartenenza alle categorie protette: arrivati a 15 dipendenti, le
    imprese potrebbero avere l’obbligo di assumerne uno, beneficiando anche di incentivi e
    sgravi;
  • non dimenticare di segnalare, qualora ne hai avuto, di avere svolto compiti di
    responsabilità, non solo in ambito lavorativo, ma anche nel tempo libero (allenatore, arbitro,
    capo scout, ecc.);
  • riportare i voti conseguiti solo se buoni;
  • descrivere i propri hobby, soprattutto quelli che ti presentano come persona attiva,dinamica e piena di interessi e che possono tornare utili allo sviluppo dell’azienda: l’amore per la lettura risulterebbe interessante per una azienda editoriale o per una libreria, mentre potrebbe essere controproducente nel caso che ti stia candidando quale addetto agli scaffali di un supermercato. Anche se è bene non eccedere, per non sembrare persone superficiali;
  • non girare lo stesso curriculum a interlocutori diversi, ma differenzialo volta per volta, con riferimento alla figura ricercata dai singoli destinatari;
  • rilasciare l’autorizzazione al trattamento dei dati personali, ai sensi del D. Legislativo 196/03 e del GDPR/Regolamento UE 2016/679);
  • firmare sempre il curriculum: a mano se lo consegni personalmente o scansionando al computer la tua firma, se lo invii per email;
  • mettere la data, inserendo quella più vicina possibile al giorno dell’invio.

In determinati casi, può essere opportuno elencare le esperienze professionali, la formazione,
ecc., accorpandole per aree di competenza. Per esempio: “Competenze in ambito commerciale”,
seguite poi da “competenze in lavori d’ufficio”. Quando si hanno difficoltà a riempire la parte
relativa alle esperienze professionali, che non può essere lascata vuota, in quanto rappresenta il
principale punto di forza del curriculum, potresti citare eventuali collaborazioni nella gestione di
attività familiari, lavoretti effettuati nel corso degli studi, attività di volontariato e, ovviamente, anche
i tirocini, pur se vissuti all’interno di un corso di formazione o di laurea.
Se ti stai candidando per una mansione semplice, riporta il diploma, ma tralascia di citare una
eventuale laurea che farebbe dubitare di una tua lunga permanenza in un ruolo al quale
probabilmente non aspiri.

Non avere paura di riportare esperienze passeggere, come l’aver fatto doposcuola o l’aver portato
la pizza a domicilio la sera per mantenerti fuori sede durante gli studi, perché questo ti presenta
come uno che si è fatto da se e che non ha paura della fatica.
Le referenze e i titoli di studio vanno allegati solo qualora richiesti ed è meglio evitare
autodichiarazioni che garantiscano la veridicità di quanto hai scritto: ti mostreresti come una
persona insicura.
Per assicurare la necessaria leggibilità e non sprecare spazio, al tempo stesso, con caratteri
troppo grandi, utilizza il carattere Arial con il corpo 11. Se vuoi fare risaltare alcuni dettagli
all’interno del tuo curriculum, puoi usare il neretto. Circa il numero delle pagine, se possibile è
bene fermarsi a due, massimo tre.

E’ opportuno, infine, premettere al curriculum una lettera di accompagnamento (o presentazione),
che sintetizzi gli aspetti salienti dello stesso e la sua corrispondenza col profilo ricercato. M di
questo, ne parleremo un’altra volta.
Adesso alzati dal divano e, in maniera mirata, cerca di capire per chi puoi rappresentare una
risorsa e inviagli il tuo curriculum per posta elettronica o vai a bussare direttamente alla sua porta
con il curriculum in mano. Se il curriculum è ben fatto e lo invii o lo consegni, purché in maniera
mirata, a quante persone o aziende possibile, aumenterai la possibilità di trovare il lavoro che
cerchi.

Il successo non arriva per caso. Con i migliori auguri.

Pubblicato il 12-05-2020

WP-Backgrounds Lite by InoPlugs Web Design and Juwelier Schönmann 1010 Wien