Noto anche come Lavoro Agile, lo smart working è una vera e propria filosofia manageriale che
affonda le proprie radici nella volontà di restituire un’adeguata flessibilità e autonomia nella scelta di
strumenti, orari e luoghi in cui svolgere le proprie mansioni. Una rivoluzione culturale, organizzativa,
di processo. Una rivoluzione perché scardina alla base consuetudini e approcci tradizionali e
consolidati nel mondo del lavoro subordinato, basandosi su una cultura orientata ai risultati e su una
valutazione legata alle reali performance. È quindi un nuovo modo di concepire e strutturare le
attività all’interno di un team aziendale. Per comprendere le implicazioni e la portata rivoluzionaria
dello smart working è opportuno chiarire quali siano le differenze, ad esempio, con il telelavoro.
Sebbene i due concetti possano essere spesso confusi, il lavoro agile si presenta come una vera e
propria forma contrattuale tra l’azienda e il lavoratore all’interno di un rapporto di lavoro subordinato.
Inoltre, lo smart working supera e completa quello di telelavoro dal momento che offre a chi ne può
usufruire una maggiore flessibilità e autonomia all’interno delle attività di remote working.

I tre punti cardine dello Smart Working sono:

Flessibilità: a differenza del Telelavoro, lo smart working non impone limiti spazio-temporali
al lavoratore. Di conseguenza ciascuno è libero di svolgere le proprie attività quando meglio
ritiene e da dove preferisce, con una conseguente cospicua responsabilizzazione nei
confronti dei risultati da ottenere.

Riduzione dei tempi e dei costi di trasporto: venendo meno la necessità di doversi recare
in ufficio ogni giorno, lo smart worker ha la possibilità di sfruttare il tempo che avrebbe
impiegato per recarsi a lavorare per dedicarsi ad altre attività. Inoltre, la possibilità di utilizzare
meno l’automobile comporta una significativa diminuzione dello stress e dei costi.

Aumento della soddisfazione professionale: grazie alla possibilità di organizzare la
giornata come si ritiene più opportuno, il lavoratore agile ha una maggiore percezione della
soddisfazione lavorativa per il lavoro svolto.

Sono tante le professioni che oggi possono essere svolte interamente da remoto, senza che questa
modalità ne minacci il successo e la qualità. Tra i lavori che si prestano ad essere svolti in smart
working ci sono sia quelli “tradizionali”, sia quelli “nuovi”, laddove per tradizionali si intendono quei
lavori che esistono da sempre e che con i nuovi strumenti tecnologici possono essere svolti da
remoto, mentre con “nuove” si fa riferimento a quelle professioni che sono nate recentemente grazie
alla digitalizzazione.

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