PREMESSA

La riforma in atto del terzo settore disegna una nuova e unitaria carta d’identità per il terzo settore che semplifica, finalmente, e riordina tutta la normativa in atto esistente,
introduce il Registro Nazionale del Terzo Settore, disciplinando le modalità dell’iscrizione, obbligatoria per numerose categorie di enti.

Viene rivista la normativa in materia di volontariato e impresa sociale e si prevede l’aumento delle categorie di lavoratori svantaggiati.

Viene inoltre prevista la semplificazione della normativa fiscale e l’istituzione di misure di sostegno economico, come alcuni strumenti di finanza sociale, l’agevolazione delle donazioni, la costituzione di un fondo presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il consolidamento e una più trasparente regolazione del cinque per mille. A fronte di tale incentivazione, alle organizzazioni del terzo settore è però richiesta una maggiore trasparenza.

Una delle grandi novità della nuova normativa sul non profit in Italia è l’introduzione di un’unica categoria che definisce i contorni di questo variegato mondo: gli enti del terzo settore (Ets), accomunati da uno stesso profilo giuridico, dall’iscrizione al registro unico nazionale del terzo settore (Runts) e dalla presenza di attività volontaria. Una grande famiglia in cui soggetti diversi operano secondo regole e finalità comuni.

Per diventare Ets è necessario perseguire finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento di una o più attività di interesse generale  tra quelle individuate in un elenco di 26 aree di intervento di grande importanza per la vita delle comunità.

La riforma identifica e innova diverse categorie di Ets con caratteristiche specifiche e ogni tipologia trova spazio in sezioni diverse del registro unico nazionale del terzo settore: le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale (Aps) e le imprese sociali, totalmente rinnovate e potenziate rispetto al passato e gli enti filantropici, che comprendono le cooperative sociali, le reti associative, e le società di mutuo soccorso e altri Ets. Per tutti gli enti non profit già esistenti che vogliono essere riconosciuti si rende necessario l’adeguamento dello statuto.

Infine, la riforma istituisce un nuovo sistema di incentivi e finanziamenti per il sostegno e lo sviluppo del Terzo Settore. Tra questi il fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale, un sistema di risorse finanziarie pubbliche per le Odv, le Aps e per finanziare l’acquisto di autoambulanze, autoveicoli per attività sanitarie e beni strumentali e altre forme di sostegno al terzo settore.

Viene introdotta, infine, una nuova configurazione della governance del sistema, con la previsione di un organismo nazionale e di organismi territoriali di controllo.

Come si vede, si tratta di una vera e propria rivoluzione che gli addetti ai lavori e chi opera in una organizzazione senza scopo di lucro non può non conoscere.

OBIETTIVI

  • Acquisire una maggiore ed adeguata conoscenza riguardo la Riforma del Terzo Settore con focus specifico sul D. Lgs. 117/2017 e successive modifiche per poter essere in grado di orientare le scelte organizzative più adeguate per le proprie organizzazioni.
  • Possedere gli strumenti adatti per un maggiore e proficuo posizionamento nell’ambito del lavoro sociale per dare risposte ai bisogni dei territori.
  • Rispondere al bisogno di tenersi aggiornati, che rappresenta sia una opportunità che una necessità, dal momento che la legge non ammette ignoranza e i mancati adeguamenti comportano precise responsabilità.

DESTINATARI

Dirigenti, quadri e volontari di organizzazioni del terzo settore (associazioni, enti di volontariato, cooperative e imprese sociali, ONLUS, enti ecclesiastici), ai commercialisti, agli avvocati, ai consulenti del lavoro, ai liberi professionisti.

Il corso è aperto anche a studenti universitari e a laureati che vogliono acquisire competenze specialistiche o sono alla ricerca di uno sbocco professionale in ambito sociale o risultino già impegnati in tale settore.

CONTENUTI

  • Aspetti civilistici del codice del Terzo settore (associazioni riconosciute e non, fondazioni, impresa sociale, ecc.).
  • Aspetti fiscali del codice del Terzo settore (attività commerciali e non commerciali, regimi fiscali agevolati, ecc.).
  • Aspetti organizzativi del codice del Terzo settore: RUNTS, decreti attuativi.
  • Bilancio sociale: cosa è e come va redatto.

PROGRAMMA

  1. La Riforma nel suo complesso e i decreti attuativi. A che punto siamo.
  2. Aspetti civilistici del Codice Terzo Settore: gli ETS, le APS, le ODV, le cooperative e le imprese sociali. L’adeguamento dello statuto.
  3. Aspetti fiscali del Codice Terzo Settore: il regime fiscale per gli ETS e Le specificità per ODV e APS, cooperative e imprese sociali.
  4. Le erogazioni liberali e il cinque per mille alla luce della riforma.
  5. Obblighi contabili per gli ETS.
  6. Il bilancio e il bilancio sociale degli ETS.
  7. Question time su tematiche di particolare importanza (responsabilità degli amministratori, compatibilità tra l’essere amministratoti e il ricevere compensi o l’intraprendere rapporti di lavoro con la propria organizzazione, i registri e la loro tenuta, la nuova privacy, altre problematiche proposte dagli stessi corsisti).

METODOLOGIA

Ciascuno dei sei moduli formativi prevede un inquadramento della problematica, lo studio di casi e il dibattito in aula con domande da parte dei corsisti.

DATE

Il corso si svolgerà full time giorno il 27- 28 e 29 gennaio dalle ore 10:00 alle ore 18:00 (con un’ora di pausa pranzo).

Attenzione: le iscrizioni chiudono il 23 gennaio 2020, salvo esaurimento anticipato dei posti. Poi sarà troppo tardi per ripensarci.

SEDE

La sede di svolgimento è quella del Centro Orizzonte Lavoro, via Crescenzio Galatola 16, Catania - (nei pressi del Monastero dei Benedettini di Piazza Dante).

link della posizione da google maps

A richiesta, ci è possibile segnalare qualche struttura vicina alla sede dei corsi, ove risiedere a costi contenuti.

COSTI E SCONTISTICA

Per facilitare la partecipazione, la quota di iscrizione all’intero percorso formativo prevede un costo di € 180,00 se tre giorni.

L’importo si riduce ad € 150,00 qualora al corso si iscrivano due o più persone legate tra loro a qualunque titolo. È possibile avvalersi del medesimo importo ridotto (€ 150,00) se, pur iscrivendosi da soli, si prenota la propria partecipazione anche ad un altro dei corsi in programma (eccetto i workshop sul 5 x 1000 e sul digital fundraising e il corso sulla ricerca attiva ed efficace del lavoro) purchè i due importi, entrambi scontati, vengano versati in un’unica soluzione entro il primo dei due termini di scadenza.

Il pagamento può essere effettuato con una delle seguenti modalità:

  • bonifico bancario, IBAN: IT85Y0306909606100000060970 – Banca Intesa San Paolo, specificando nella causale del pagamento: “Iscrizione al corso la riforma del terzo settore”;
  • tramite assegno bancario non trasferibile o circolare, intestato a: Cooperativa Centro Orizzonte Lavoro;
  • in contanti.

N.B. Qualunque sia la modalità prescelta, l’iscrizione è valida solo in seguito all’avvenuto pagamento.

MODALITA’ DI ISCRIZIONE

Per iscriversi al corso è sufficiente inviare la scheda di iscrizione, debitamente compilata, a info@centroorizzontela.it unitamente ad una attestazione dell’avvenuto pagamento, entro la data di chiusura delle iscrizioni (23 Gennaio 2020).

Per favorire il lavoro di gruppo, l’adeguato apprendimento di quanto insegnato, la dinamicità dell’aula e l’interazione con il docente, l’attività formativa è a numero chiuso. Al fine di assicurarsi un posto, occorre quindi prenotare prima possibile la propria partecipazione con l’invio della scheda di adesione e il versamento della quota prevista.

Scarica la scheda di iscrizione in formato word

Scarica la scheda di presentazione del corso

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